Giorgio, donatore di vita.

 In Donatori per caso

Non ci pensavo e speravo pi√π, ormai ero iscritto all’ADMO da molti anni e, anche se sono stato richiamato un paio di volte per ulteriori tipizzazioni, ero convinto che fosse tutto finito.

Invece no, nel settembre dell’anno scorso sono stato contattato per un ulteriore step della tipizzazione, e dal tono della telefonata ho capito che poteva essere la volta buona.

Nel giro di poche settimane mi sono ritrovato a fare la visite mediche e, visto che non ci sono stati impedimenti, a decidere di confermare la volont√† di donare con donazione di cellule staminali da sangue periferico e, all’occorrenza, con prelievo diretto.

I medici sono stati molto chiari e precisi sulla prassi da seguire per la preparazione alla donazione, mi hanno dato tutte le informazioni sulla somministrazione del farmaco per indurre la produzione di cellule staminali e su un eventuale ricovero per il prelievo diretto.

Certo, non è una decisione semplice, anche perché il pensiero va alla famiglia: andrà tutto bene? Però il gesto di generosità che hai sempre pensato di fare è lì davanti a te.

Con il senno di poi sono a chiedermi del perché la gente abbia remore sulla donazione di midollo.

Io ho fatto la donazione di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico e, sia durante la preparazione con somministrazione del farmaco, sia durante e dopo la donazione non ho avuto grossi problemi fisici, del tutto assimilabili ad un leggero stato influenzale. Tutto è stato estremamente facile e poco impegnativo.

Il mio augurio è che le persone capiscano la semplicità del gesto, che con pochi giorni di impegno da parte del donatore porta a qualcuno una speranza di vita.

Uno stimolo per chi è indeciso sul donare e un abbraccio a chi è in attesa di trapianto!

Giorgio

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